lunedì 17 gennaio 2022

Il muro...


A volte bastano pochi metri per essere da una parte o dall’altra di un muro.
Talmente vicino che lo puoi toccare quel muro con la sensazione che la consistenza sia estremamente diversa dalle due parti.
Da questa parte, dal mio punto di osservazione, il muro è solo un muro, imponente e cupo, ma con nessun desiderio di volerlo scavalcare.
A volte basta una disattenzione, una brutta strada, un errore, una compagnia sbagliata per trovarsi quasi inconsapevolmente dalla parte meno piacevole di quel muro.
Altre volte è un rischio consapevole che qualcuno vuole correre, altre volte, peggio, diventa una sfida.
Ho un amico carissimo che dietro quel muro ha passato un periodo della sua gioventu’, molti anni fa. Una persona buona e generosa, a cui voglio molto bene.
Ora guarda il muro dalla mia stessa parte, forse con piu’ dignità e consapevolezza di come lo guardo io.
Perche’, dopo aver pagato il proprio debito, ognuno ha il diritto di vivere la propria vita.
E riprendersi i propri diritti.
Poi ognuno di noi guardando il muro, a prescindere dalla parte da cui lo guarda, puo’ fare i conti con la propria coscienza, puo’ valutare se la propria vita l’ha vissuta al di sopra di ogni debolezza. Ognuno di noi può percepire nelle relazioni e nella società riconoscimenti di stima, onesta’ anche solo intellettuale, sensibilità, rispetto, coerenza.
Un confronto non tanto con i propri diritti, ma con la propria coscienza personale e sociale.
Non conta quale parte del muro ognuno di noi possa avere avuto l’esperienza di vedere, forse conta di più come gli altri vedono noi, ogni giorno per quello che siamo.