sabato 5 dicembre 2020

Carta di giornale


Vecchie abitudini, come comprare il giornale all’edicola.
Non succedeva da tempo, da molto tempo.
Eppure bastano due passi fuori dai portici, l’edicolante con lo sguardo distratto, chiuso dietro al vetro appannato.
E tu li davanti, lo sguardo panoramico sulle riviste patinate che occupano tutto il banco, le piu’ disparate, peraltro senza un interesse particolare.
Solo di fianco, ormai appartata, la sezione dei quotidiani con i titoloni in vista, con davanti la pila del quotidiano della tua città.
Il piacere di fare la “lista”. Mica un giornale, non certo “la Stampa, grazie…” e via.
No, proprio la lista con i tuoi giornali che si impila sulle riviste patinate.
E poi il tuo giornale, uno di quei giornali che vuoi tu, sembra esaurito. E allora lo richiedi, con convinzione, perché ormai lo sai che senza un perche’ quel giornale sta dentro l’edicola e non la fuori con gli altri.

E poi via con il pacco sotto il braccio. 
Dove il giornale esterno, quello che tutto vedono non è casuale, ma inconsapevolmente quello che leggerai per primo.

E quell’odore di inchiostro, che con il tempo si è sempre piu’ attenuato. Ma inconfondibile.
Sensazione che mi riporta a ricordi lontani e teneri, quando la mia compagna in attesa di nostra figlia moriva di questa voglia: annusare l’inchiostro dei giornali. Li compravo solo per vederla immergersi con il viso e poi ridere della sua debolezza.

La carta, che fa rumore quando la sfogli e i fogli che si scombinano mentre cerchi di trovare il giusto equilibrio tra le sezioni.
La lettura sul tavolo, quella piu’ tradizionale, con le paginone aperte, girate con gesti ampi e con aristocratica lentezza.
O quella in poltrona, con il giornale ripiegato e spiegazzato tra le mani, con l’articolo d’interesse bene in vista, ma sempre con l’ultima frase nella piega avversa.
E poi la lettura nel letto, seduto con il giornale appoggiato sulle coperte o con le pagine come soffitto.

Ma con la carta e l’inchiostro.

Il quotidiano, proprio il quotidiano con le sue notizie del giorno, che non si troveranno sul giornale di domani. Fresche, aggiornate, originali.
Non certo come le “news” dell’online, spesso in home page per settimane senza nessuna correlazione con la quotidianità.
E alla fine il piacere di strappare una pagina per leggerla il giorno dopo, se proprio di interesse per un approfondimento. O per riporla in mezzo ad un libro per qualche motivo particolare.

Carta di giornale.

Sabato 5 Dicembre 2020 – Anno L – N. 290.


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