Non voglio scegliere una via, perche’ quelle volte non ho una meta da raggiungere.
Vorrei solo un tracciato, dei riferimenti, dello spazio davanti a me.
Non mi interessa che sia larga ed illuminata, che sia comoda o trafficata.
La voglio piena di curve, per poter immaginare paesaggi e vivere la sorpresa di scoprirli.
La voglio sconnessa per farmi sentire il senso del viaggio.
Piena di luce e di colori come se potessi essere il pittore che la dipinge nel percorrerla.
Voglio sentire il rumore dell’aria che mi sfiora, il fruscio dell’erba e delle foglie.
Voglio essere animale tra gli animali.
Voglio restarci dentro, perche’ so che posso uscirne quando voglio, veloce come il vento, senza fine.
Perche’ cosi’ sono io, perche’ sono vivo.
Come il fumo lei penetra in ogni fessura
Ha le labbra di carne, i capelli di grano
Che paura, che voglia che ti prenda per mano
Che paura, che voglia che ti porti lontano
(Faber)
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