giovedì 2 aprile 2009

Un nuovo giorno

Sono le sette e mezza del mattino, credevo di poter vedere l’alba, ma nuvole grigie e nere coprono l’orizzonte.

La pioggia mi ha fatto compagnia tutta la notte, spinta dal vento, in risonanza con i rumori delle tenebre.

Non vedo l’alba ma solo un leggero chiarore che lentamente si inerpica dal profondo per prendere il sopravvento. Forse un nuovo giorno e non semplicemente un altro giorno.

I primi rumori del mattino rompono il lento ritmico cadere della pioggia accompagnata dal vento. Come onde che si infrangono sulla spiaggia interrotte da rocce e frammenti, cosi’ il turbinio del vento spinge le gocce verso gli alberi, le finestre i balconi.

Ma lo voci si fanno piu’ insistenti e rompono l’incantesimo.

Sono ben sveglio alle sette e mezza del mattino, pur non avendo dormito tutta la notte.
Non son nervoso, non sono depresso e non sono stanco. Non ho sonno e ne sono sorpreso.

Il libro che mi ha fatto compagnia giace ormai stanco al fianco del letto. Ha fatto piu’ fatica lui a raggiungere la mattina che il suo amato lettore. I pensieri invece che hanno spesso interrotto la lettura e che si sono intromessi nella trama della storia, continuano a vagare nella mia mente. Alimentati dalla storia stessa, incuriositi e sorpresi della loro ancora vispa creativita’.

Il chiarore ha ormai preso possesso del cielo. Non intende lasciasi conquistare dalla luce del sole, non oggi per lo meno. Mentre le punte degli alberi dondolano spinte dal vento come volendosi svegliare dal torpore del mattino.

Si e’ fatto giorno, un nuovo giorno.

Ritorno a rincorrere i miei pensieri, lasciando il giorno agli eventi che lo popoleranno.

Buona giornata...

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