lunedì 7 giugno 2010

ICT: perchè l'America non è mai l'Italia?

E’ sin troppo facile partire dall’esempio di un progetto di successo come Facebook, per indagare sugli oscuri misteri dell’innovazione e del business correlato.

Sfogliando Internet per qualunque tipo di prodotto, innovativo, di mercato, opensource, si trovano solo link a siti stranieri: l’America.

Sono dunque piu’ fantasiosi, intelligenti e creativi i tecnici americani?

Perche’ in Europa (e non dico in Italia per pudore) non si riesce a creare movimento, massa critica, interessi, verso nuove soluzioni e nuove idee?

Eppure le menti brillanti non mancano. Tanto che quando sono troppo produttive vanno proprio in “America” a sfogare le proprie esuberanze creative.

Non parlo della ricerca scientifica piu’ accademica, ma delle iniziative di business che vengono dalla base, dalle nuove generazioni.

Ma dentro le nostre aziende come vengono percepite le idee di innovazione.

Vengono coltivate? Sollecitate?

O invece, addirittura, ignorate!

Certamente un sistema Paese che crede nell’innovazione, che “prova” i prodotti anche i piu’ fantasiosi proposti quotidianamente sul mercato, aiuta a creare massa critica, ma soprattutto fiducia ed entusiasmo.

Un sistema paese dove l’innovazione tecnologica e’ vista come opportunità e non come costo e dove un giovane brillante può, con una buona idea, ambire ad un posto di lavoro serio, professionale e decentemente retribuito, e non semplicemente ad uno “stage”.

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