giovedì 26 maggio 2011

Non bisogna avere paura


E se provassimo a guardare avanti, senza fermarci troppo tempo ad analizzare se siamo in crisi, quanto durerà la crisi, se la crisi e’ finita?

Proviamo ad immaginare ruoli, strategie, politiche di gestione che possano essere così flessibili e dinamiche da non dover essere messe in discussione da ogni battito d’ali di un farfalla dall’altra parte del mondo.

Come partire per un viaggio attrezzati a tutte le intemperie, con gli strumenti, la consapevolezza, la conoscenza ma soprattutto la tranquillità di poter arrivare alla meta, a prescindere dagli ostacoli che s’incontreranno per strada.

Dovremo essere in grado di prendere decisioni veloci, a volte istintive e non necessariamente supportate da ogni tipo di approfondimento possibile. Cosi, come nella vita di tutti i giorni.

Allora la scelta di uno standard, il coraggio di lanciare un progetto, la modifica di una procedura, la decisione per un investimento, devono essere fatti con la consapevolezza che potrebbero anche non essere corretti.

Semplice.
Bisognerebbe non avere paura di sbagliare e non avere paura di un fallimento, ma semplicemente essere pronti a gestirlo. Sapendo quali rischi si corrono e quali azioni saranno necessarie nel momento in cui si dovrà nuovamente correggere la rotta.

Io vorrei non avere paura a gestire un progetto che potrebbe fallire. Come tirare un rigore e sapere che potrò sbagliarlo.

Un manager e ancora di più un CIO dovrebbe abbandonare il ruolo storico, quello del “portiere” di una squadra di calcio. Solido, rigoroso, affidabile. Bravo solo se fa il suo dovere, ma una disgrazia al primo errore, alla prima “papera”.

Ed il CIO, che forse è stato il piu’ “portiere” tra i manager aziendali, dovrebbe finalmente provare ad essere un “attaccante” capace di assumersi i propri rischi, con il coraggio di tirare anche da lontano, e non solo a porta vuota!
Il mondo cambia sempre più velocemente e l’azienda classica e’ sempre piu’ immersa in questo cambiamento.  
I confini tradizionali (sicuri e confortevoli) sono ormai superati.

Prepariamoci a sbagliare….

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